Lettere dal Sahara by Alberto Moravia

Lettere dal Sahara by Alberto Moravia

autore:Alberto Moravia [Moravia, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 1981-01-01T23:00:00+00:00


II

LEONI E TURISTI

Il mio amico dice allora: "Adesso non ci resta che trovare il leone." Subito, a proposito del leone, si accende tra me e lui una polemica. Io sono contrario ad andare a cercare il leone. Spiego anche perché: l'elefante, il rinoceronte, la giraffa, il cammello, il coccodrillo sono animali fantastici, che con le loro stranissime forme rievocano i tempi remoti in cui la natura, con inesauribile fantasia, si compiaceva ancora di sbizzarrirsi nella creazione di veri e propri mostri. Ma il leone, per quanto enorme, è un qualsiasi gatto; la sua fama e il suo fascino sono dei prodotti culturali per giunta anacronistici e commercializzati: dagli stemmi feudali, dalle tappezzerie medievali, dalle sculture persiane, egiziane, greche e così via, il leone è oggi passato ai blasoni delle scatole di sigarette, ai marchi di fabbrica degli elettrodomestici, ai simboli degli eserciti più inetti del mondo: si chiamano simba cioè leoni i pretoriani di Idi Amin Dada: figuriamoci! Dunque, abbasso il leone, al quale tutto mi sembra preferibile, perfino, nella sua incredibile stranezza, il formichiere.

Il mio amico risponde: "Hai torto. Il leone è tuttora la belva più bella, più nobile e più potente che esista al mondo. Il leone Masai, per esempio, fulvo e con la criniera nera, starei a guardarlo per ore, in muta, attonita, ammirata contemplazione. E poi ecco altri particolari: il leone è l'animale più veloce: in quattro secondi e in due o tre balzi percorre cento metri; il leone, però, è anche molto pigro: la leonessa caccia per lui; una volta atterrata la vittima, lui interviene senza fretta per divorarla; il leone è erotico in sommo grado: per lo più da lui dipendono diverse leonesse con le quali si accoppia frequentemente; il leone invecchiato è costretto a cedere le leonesse ad un leone più giovane, allora se ne va in solitudine e per lo più finisce ucciso e divorato da turbe di cani selvatici; il leone..."

Sì, va bene, ma come trovare il leone? Il mio amico risponde che, come tutti gli animali, il leone si mimetizza; perciò bisogna cercarlo in luoghi rocciosi, fulvi, nei quali il colore della sua criniera non spicca. Detto, e fatto, prendiamo a girare per il parco, alla ricerca di rocce, rupi, costoni e simili, in cui si mimetizzi il cosiddetto re della foresta. Ma mentre il parco è pieno di luoghi con rupi e rocce e anfratti di colore leonino che sembrano fatti apposta per i leoni, di quest'ultimi non troviamo traccia. Così correndo a casaccio da una radura rupestre all'altra, ecco sbuchiamo su una sterminata prateria, radamente sparsa di vaghe, incerte acacie. Ed ecco, laggiù laggiù, piccoli ma ben distinti, ecco, fermi all'orizzonte, i tre autobus zebrati dell'agenzia turistica. Il mio amico dice: "Le guide sanno, per mestiere, dove si trovano, giorno per giorno, i leoni che sono gli animali, come tu dici giustamente, più richiesti dai turisti. Così, se andiamo laggiù, dove stanno quei tre autobus, abbiamo novanta probabilità su cento di trovarci il leone. Allora vuoi che ci



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